Da qualche parte nel profondo
3 MINUTI DI LETTURACitazioni libere e scelte fra libri spontaneamente incontrati
Carteggio di un rapporto d’amore, nel senso più vasto del termine, che durerà tutta la vita. Un ininterrotto dialogo che lascia affiorare l’imponderabile forza e l’umana fragilità di due persone non comuni che non smisero mai di guardarsi negli occhi.
Rainer Maria Rilke e Lou Salomé
Lou: “vai per questa stessa strada incontro al tuo dio oscuro!
Egli potrà fare per te ciò che io non posso più, e che già da tempo non potevo
con inesausta dedizione: può benedire il tuo cammino verso il sole e la maturazione. Da immense lontananze io ti invio questo appello, ormai non mi resta nient’altro da fare per proteggerti dall’ ‘ora peggiore'”.
Rainer: “Se mi fossi trovato in una situazione migliore, più calma e serena,
se la mia stanza avesse preso le mie difese e io fossi rimasto sano, ecco che forse sarei riuscito in questo: creare cose dall’angoscia.”
Lou: “tu sei il poeta di chi soffre la fatica e porta un peso.
Il poeta che
è in te scrive versi che nascono dalle angosce umane. Occorre così tanto coraggio, così tanta umiltà; avresti potuto lasciarti distogliere da un’inezia e avresti finito per guardare la miseria in modo inautentico…”
Quel massimo di realtà – di cui recentemente mi scrivesti e a cui vorresti aggrapparti e tenerti saldamente quando le angosce interiori spazzano via tutto e sembrano lasciarti in balia del mondo estraneo- quest’unica realtà tu l’hai già dentro di te, radicata come un seme nascosto e di cui, pertanto, non sei ancora cosciente. Dentro sei diventato come un lembo di terra, dove tutto ciò che cade, si tratti di minuscole briciole, brandelli informi, corpi ripugnanti o rifiuti, deve essere trasformato in un composto che porti nutrimento al seme. E allora poco importa se all’inizio non sembra altro che un mucchio di immondizia rovesciato sull’anima: tutto diventerà terra, diventerà te. Mai come ora sei stato vicino alla salute!”
Rainer: “…occorrerebbe vivere ogni rapporto con assoluta attenzione, essere creativi in ogni singolo istante che esige ogni volta un nuovo impegno…”
Lou: “io ritengo che noi due siamo uniti nei gravi segreti della vita e della morte, siamo una cosa sola in ciò che in eterno unisce gli uomini. D’ora in poi potrai contare su di me”
Rainer: “di tutti i miei pensieri, infatti, quello per te è l’unico in cui trovo riposo, a volte mi ci distendo completamente e in quel pensiero dormo e da lì mi rialzo al mio risveglio…”
Lou: ” tutto in te deve diventare immagine, oggetto esterno, visibile, un’opera quasi generata dall’interiorità di tutto ciò che accade in te. Sono molto felice, vorrei prenderti il viso tra le mani e guardarti: anche se te ne sei andato da così poco, vorrei poterti guardare di nuovo, illimitatamente. C’è così tanto bene in tutto questo, caro. Sono tutte rivelazioni quelle che ti aspettano, infinite rivelazioni.
Dovrai soffrire ancora molti tormenti, molto dolore, ma tu sii calmo, sii calmo caro dolce Rainer. Mio caro vecchio Rainer, ho dovuto piangere terribilmente sai , sulla tua lettera, come una stupida, ma, a volte, il modo in cui la vita tratta i suoi esseri più preziosi è tale, che non se ne può proprio fare a meno.
Io ti accompagnavo con ogni mio pensiero, se si può definire ‘accompagnare’ il chiedersi ogni giorno dove sia qualcuno”
Rainer:
“S’alza da me senza tregua e s’effonde;
io non voglio andare, aspetto, persisto,
ma hanno fretta tutti i miei confini,
precipitano fuori e già sono lontani…”
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