2 Comments
-
Alessio
Era l’autunno di 8 anni fa, erano i mesi in cui la mia vita stava affrontando il più grande stravolgimento vissuto sino ad allora.
Federica mi propose l’ingresso in un gruppo di psicoterapia. Ci pensai qualche giorno, ma poi decisi di fidarmi e di affidarmi.
Cominciai un po’ titubante poi, lunedì dopo lunedì, iniziai a sentire una sorta di… magia.
Quello spazio diventò presto un… non lo so, non trovo la parola giusta.
È come se le lacrime che talvolta scendevano sui quei visi fossero un po’ le mie, come se le ferite che ogni tanto qualcuno mostrava fossero un po’ le mie… gli altri diventavano un grande specchio di me. Ho sentito tantissima empatia, tantissima verità, autenticità, emozione.
Ancora oggi mi capita di ripensare a quei lunedì pomeriggio (che già la domenica non vedevo l’ora che arrivassero), a loro quattro (poi cinque) di cui ricordo ancora i vissuti, le voci, i modi in cui stavano seduti, a Federica che ha saputo guidarci senza mai “forzare”, tenendoci per mano e facendoci arrivare molto lontano.
La mia esperienza durò un anno, quell’enorme “rivoluzione” fece il suo corso… il fatto che riuscì a completarsi fu grazie e soprattutto a quel gruppo.
Cecilia
Sono entrata in un gruppo da poco. Abbaiamo ragionato sul mio ingresso a lungo ed è stata una scelta complessa.
Il periodo subito precedente all’ingresso mi hai chiesto che cosa provassi e come mi sentissi all’idea di entrare nel gruppo e io dissi che provavo la stessa sensazione che avevo provato da ragazzina prima di andare in grotta.
Ero emozionata e incuriosita da qualcosa che sembrava avventuroso, che mi avevi proposto perché sapevi che sarebbe stato il percorso giusto per me, ero scalpitante perché avevo voglia di cambiare veramente qualcosa in me e confrontarmi con qualcosa di nuovo.
Allo stesso tempo ero spaventata, proprio come quando ero andata in grotta, non sapevo cosa mi aspettava, era un vero e proprio procedere nel buio, come nelle viscere della terra, con solo un lumino sul casco a fare un po’ di luce e l’imbragatura da utilizzare come sicurezza in alcuni tratti.
Ero allo stesso tempo curiosa e impaurita.
Non volevo avere aspettative, solo vivere gli attimi precedenti e ciò che sarebbe accaduto dopo.
Poi sono entrata… per quanto poco io sia per ora stata parte del gruppo, mi sono subito stupita di come io sia riuscita a trarne beneficio, come io sia riuscita a mettere in gioco una versione di me diversa dal solito.